venerdì 18 gennaio 2013

Un ombra in pass

Alla scoperta di un ombra misteriosa.
inizia un nuova giornata maldiviana sull'atollo di Ari, è il 18 gennaio 2013, secondo la occidentale definizione del tempo.
Sveglia alle 7.30, rapido check del meteo e si cerca di decidere quale giornata i monsoni indiani hanno deciso di donarci.
Rapido controllo a WINDGURU : vento da nord, 1-1,5 m d'onda.
OTTIMO a quanto dice il sito e in base all'esperienza, le isole dell'atollo dovrebbero fare da scudo alla loro azione.
Ma dove dobbiamo andare, beh nella pass oceanica a sud, fra Ari e Faaru,

Infatti qua sembra  molti esseri umani si radunano in zona per ammirarla.
Partenza dal modo B del resort ore 9.00, fortunatamente con me c'è Federica che pazientemente continua a fornirmi un'aiuto e insegnarmi cosa dire, come fare e molto di quello che vuol dire fare il biologo marino su un resort maldiviano a 4 stelle.
La "nostra" isoletta corallina si trova nella zona meridionale dell'atollo e per raggiungere il luogo dell'avvistamento è necessaria circa un'oretta di navigazione.



L'interno dell'atollo, la laguna, come previsto a causa del vento, ci son un po di ondette, e il dhoni (il tipico mezzo di trasporto  Maldiviano) ondeggia sotto il loro effetto, ma questo non ci scoraggia e io, Federica e un'altra coppia di italiani venuti in vacanza da noi decidiamo di salire sul tetto.
Ovvio il mare da lassù si sente un bel po, ma vabbeh la vista appaga e il sole...
Ecco il sole giuca brutti scherzi soprattutto se come al solito e non ti vuoi smentire scordi di metterti la crema solare... maledetta perpendicolarità dei raggi all'equautore! Ormai è fatta e la crema è in camera!
Si approfitta per fare quattro chiacchere e dare una controllatina allo strato adiposo...
Questa la foto il cui si nota tutta la mia burrosità... Managgia ma lo snorkeling mi aiuterà... lo chef dell'albergo un po meno...
Giungiamo alla pass..e le nostre previsioni erano attendibili, lì il mare si placa, le isole esterne dell'atollo ci coprono dal vento e iniziamo a navigare a qualche centinaio di metri dalla costa avanti e indietro, avanti e indietro alla ricerca di una ombra scura che si aggira nelle cristalline acque.
Le regole sono semplici il primo che avvista l'ombra ha una birra in omaggio al bar del resort.
Dopo circa un ora alcune grosse onde.... è in arrivo l'alta marea.
Per ammazzare un po il tempo inizio a parlare con uno i 2 "marinai" del Bangladesh, piccoli omini magri di colore scuro gentilissimi,è incredibile quanto siano minuti.
Chiedo informazioni, la profondità nella zona è dai 25 ai 30 m. I ragazzi bangladesi non sanno manco nuotare e se cadono in acqua si pietrificano e affondano, figurati se la che profondità, ma può anch'essere...
A tale proposito ricordo una storia vera che mi hanno raccontato:
Un giorno il motore del un Dhoni si spegne, il capitano della barca non capisce e riprova ad accenderlo varie volte fin quando non comprende che un sacchetto di plastica si è impigliato nelle eliche. Il barcarolo, a quel punto, guarda i due marinaretti, che capiscono e all'idea si irrigidiscono, dopo alcuni attimi in indecisione indica uno dei due, lui si dovrà buttare per liberare l'elica.
Il ragazzo scende a va a poppa, cerca di tenersi ben saldo a bordino di legno della barca, a in poco tempo riesce a levare il sacchetto, ma,.... gli scivola la mano... ecco che a quel punto si pietrifica dal terrore e va a fondo...immobile... manco l'istinto di agitarsi e cercare di raggiungere la superficie.
Fortuna a bordo c'è Antonio, che si tuffa e va a recuperarlo a 3-4 metri di profondità.
Cosa non fa la paura...
Dopo un po decido di scendere dal tetto e controllo la situazione dell'equipaggio, certo di intrattenerli spiegandogli alcuni aneddoti simpatici e spiegando cosa e come funziona il mare, perchè è salato, e le proprietà uniche e magiche dell'acqua, questo liquido vitale a cui dobbiamo essere grati perchè grazie a lei la vita sul nostro pianta a preso forma fino alla nostra esistenza.

Il tempo scorre e nulla nell'acqua arrivano le 12.30 ed è tempo di tornare al resort, mangiando lo spuntino offerto a bordo.
L'ombra per noi rimane ancora un qualcosa di misterioso.

Ci vediamo al prossimo post...

Nessun commento:

Posta un commento